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Variante nigeriana a Brescia: identificata e isolata

Variante nigeriana a Brescia

Variante nigeriana a Brescia, identificata per la prima volta a Napoli in febbraio è stata appena riscoperta a Brescia e isolata. La città si trova attualmente in zona arancione rinforzata per la variante inglese. Ora invece a Brescia è stata trovata una variante nigeriana, davvero rara. Individuata casualmente, nel corso delle analisi di campioni biologici, è una variante estremamente rara, sta evolvendo principalmente in Africa, in Nigeria, con pochi casi in tutto il mondo che tuttavia stanno aumentando.

I vari colori delle zone in Lombardia

Un inizio mese a sfumature quello della Regione Lombardia, che da giovedì 4 marzo dovrebbe diventare soltanto di due sfumature di arancione. I comuni in zona rossa infatti ci resteranno soltanto fino a quella data, per poi entrare direttamente in arancione rinforzato. Ma cosa cambia tra le due sfumature?

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Variante nigeriana a Brescia: identificata e isolata

“Oltre al sequenziamento genetico per la prima volta in Italia abbiamo isolato il virus portatore di queste mutazioni che preoccupano perché potrebbero conferire resistenza ai vaccini anti Covid oggi disponibili”, ha spiegato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili.

Ora bisogna scoprire se si tratta di un singolo caso isolato o se già sta circolando.

“Avendo isolato il virus potremo finalmente valutare se questa variante, rispetto al ceppo originario o agli altri mutanti noti, mostra o meno una maggiore aggressività e se è resistente o no agli anticorpi indotti dalla vaccinazione. Avendo tanti punti di mutazione sulla proteina Spike desta particolare preoccupazione per la sua eventuale resistenza ai vaccini” ha concluso Caruso.

Vaccini e terza ondata

Una tendenza in crescita che fa presagire una nuova terza ondata possibile con un picco tra marzo e aprile. Ad un aumento dei nuovi casi corrispondeva una dimissione dei guariti e la pressione sugli ospedali era sotto controllo. La tendenza però ora è cambiata. Più ricoveri e molte meno dimissioni, provocano una nuova pressione.

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Continua il piano vaccinale che ora verrà ricalibrato. Dopo gli over 80 la priorità andrà, oltre alle forze dell’ordine, personale scolastico e polizia locale, ai comuni in fascia arancione e rossa.

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“Rimoduliamo il resto delle vaccinazioni: daremo priorità, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, alle aree più critiche, ai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali” ha spiegato Letizia Moratti.

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