in ,

Piazza dei Saperi a Milano: inclusione e socializzazione

Piazza dei Saperi a Milano

Piazza dei Saperi a Milano, inclusione e socializzazione sono le parole chiave del nuovo padiglione Baggio che sarà terminato per agosto 2021. L’edificio sorgerà in via Pistoia, proprio accanto alla Biblioteca civica del quartiere. Uno spazio che si integrerà alla già esistente biblioteca e presenterà ben 230 metri quadrati scoperti dove favorire la socializzazione.

L’amministrazione “ha già approvato le linee guida del bando pubblico per la gestione del Padiglione, con l’obiettivo di attivare le sue funzioni non appena saranno terminati i lavori e il nuovo edificio sarà pronto per essere abitato”.

Piazza dei Saperi a Milano: inclusione e socializzazione

Da palazzo Marino fanno sapere che la Piazza dei Saperi è “un’opera nata e finanziata nel contesto del bilancio partecipativo su richiesta dei cittadini“.

Il bando di gestione

“Il bando, che uscirà entro la fine del mese di aprile, è rivolto ad associazioni senza scopo di lucro, onlus, cooperative sociali, fondazioni con finalità sociali, culturali ed educative, e alle micro piccole e medie imprese produttive di beni e servizi e del commercio già iscritte al registro della Ccia. I soggetti concorrenti potranno partecipare alla selezione in forma singola o di raggruppamento temporaneo. La gestione del Padiglione sarà affidata al soggetto che avrà presentato il miglior progetto a valenza sociale, culturale, formativa e aggregativa rivolto alla cittadinanza, con un piano di attività che contenga anche proposte per la valorizzazione della nuova sala polifunzionale della Biblioteca Baggio e la descrizione dettagliata degli elementi di sostenibilità e fattibilità del progetto. Le proposte progettuali presentate dai partecipanti al bando di gara dovranno prevedere una durata massima di 10 anni“. hanno spiegato dal Comune.

“Al termine del procedimento di gara, il comune di Milano stipulerà con il soggetto vincitore una convenzione per la concessione dell’immobile, prevedendo a carico del concessionario le spese per l’allestimento dei locali, coerentemente con le attività previste nel progetto presentato, le spese per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria relative al Padiglione e all’area pertinenziale pavimentata esterna, gli oneri relativi al rilascio di licenze, permessi e autorizzazioni necessarie per la realizzazione delle attività previste e le spese per la conduzione dell’immobile. A partire dal secondo anno di gestione è previsto il pagamento di un canone annuo: l’importo a base d’asta, calcolato sulla base dei valori di mercato e modificabile solo in rialzo, è di 11.125 euro/anno, e potrà essere abbattuto del 70% nel caso il soggetto concessionario sia un’associazione senza scopo di lucro, o più associazioni che abbiano presentato congiuntamente il progetto selezionato”.

 

What do you think?

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.

I agree to these terms.

GIPHY App Key not set. Please check settings

Loading…

0
Milano vuole riaprire alla cultura

Milano vuole riaprire alla cultura: la proposta degli orari scaglionati

si ritorna a scuola a milano

Si ritorna a scuola a Milano: ma per quanto?