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Mostre Milano Novembre 2021: le imperdibili del mese

Mostre Milano Novembre 2021

Le mostre da non perdere a Milano a novembre 2021. La città è davvero ricca di eventi, manifestazioni, concerti e mostre. Un’infinità di intrattenimento di vario genere adatta a chiunque. Le scelte sono davvero tante. A volte fin troppe. Non sapete come muovervi nella giungla di eventi che la nostra città ha da offrire? Ci abbiamo pensato noi. Una lista delle migliori mostre in programma di questo mese, selezionate per voi.

Mostre Milano Novembre 2021: le imperdibili del mese

Dai quadri di pittori famosi alle fotografie di tempi passati e presenti, dalle sculture classiche alle rivisitazioni con stile, dai vestiti d’epoca restaurati per l’occasione alle analisi approfondite di periodi storici. Mostre personali e grandi artisti a confronto per un panorama culturale a 360 gradi. Tutte ugualmente belle e tutte ugualmente imperdibili. Non perdete tempo, segnatele in agenda e correte a visitarle! Ecco le mostre da non perdere questo mese

Pablo Atchugarry a Palazzo Reale

La mostra vuole essere un punto di riflessione e un omaggio alla grande carriera di Pablo Atchugarry. Uno scultore che con la sua notorietà internazionale, il curriculum delle esposizioni, la presenza nelle collezioni più importanti del mondo, e i suoi risultati di mercato planetari, costituisce il vero esempio di un artista che ha saputo concentrare nel suo lavoro il gusto globalizzato di tutti i collezionisti e gli esperti del mondo.

Pietro Lingeri. Astrazione e costruzione alla Triennale Milano

Triennale Milano presenta la mostra Pietro Lingeri. Astrazione e costruzione, uno speciale percorso espositivo dedicato all’architetto Pietro Lingeri (1894-1968), a cura di Gabriele Neri e con progetto di allestimento di Onsitestudio, sviluppato nell’ambito di un lavoro di digitalizzazione e valorizzazione dei materiali dell’Archivio Pietro Lingeri, frutto di una collaborazione con l’archivio stesso.

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Disney. L’arte di raccontare storie al Mudec

Un viaggio straordinario, magico e approfondito quello della mostra al Mudec, il Museo delle Culture di Milano dedicata ai capolavori dei film d’animazione Disney. Uno sguardo esplorativo e incuriosito dietro le quinte per vedere come nascono i film, a partire dagli straordinari artisti che riescono a dare vita a racconti che entreranno per sempre nella storia. Una mostra che affascinerà bimbi ed adulti, perchè le magiche storie raccontate dalla Disney sono senza tempo.

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Manga Heroes: da Tezuka ai Pokémon alla Fabbrica del Vapore

Un percorso espositivo dedicato all’arte dei manga, alla sua evoluzione e ai suoi eroi che si compone di tavole, oggetti e riproduzioni con le quali il visitatore può interagire per immergersi nella cultura giapponese. In mostra oggetti rarissimi provenienti dalle collezioni private di 25 collezionisti italiani famosi in tutto il mondo. Esposti troverete giocattoli, manifesti, animation cel e altro materiale a partire dagli anni Cinquanta.

Monet Opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi a Palazzo Reale

Un percorso espositivo dove ad accogliere il pubblico ci saranno 53 opere di Monet tra cui le sue Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera: un prestito straordinario non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà di questo periodo nel far viaggiare le opere da un paese all’altro.

Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.

Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano al Castello Sforzesco

È un periodo di florida produzione artistica nel territorio lombardo tra l’epoca di Ludovico il Moro, la dominazione francese e il momento dell’ultimo duca Francesco II Sforza, che nei primi anni ’30 del XVI secolo si dedica alla riqualificazione del castello e del duomo di Vigevano.  Un’epoca in cui molte corti – ora rivali, ora alleate – tutte splendide e sovente imparentate da convenienti matrimoni, nonostante il susseguirsi di turbolenze politiche e militari e pestilenze, contribuirono a dare vita in Italia a quell’età dell’oro dell’arte che produrrà non solo capolavori già universalmente conosciuti, ma anche opere di destinazione liturgica di straordinaria fattura e qualità estetica ancora in gran parte da scoprire, come la mostra attuale si prefigge di dimostrare.

The way we are, la mostra per i 40 anni di Emporio Armani

Lo spirito aggregativo di Emporio Armani viene riproposto in un’esperienza unica che attraversa quattro decenni di un brand all’avanguardia e trasversale. Un viaggio a 360 gradi negli spazi del Silos che da vita ad un vero e proprio manifesto.

Mostra Fumetto: i comics made in Italy a Wow Spazio Fumetto

Ripercorrere la storia del Fumetto italiano nei suoi tratti essenziali attraverso oltre 100 opere originali e 200 pubblicazioni, arrivando fino ai nostri giorni. Una grande occasione di conoscere meglio questo formidabile medium e ammirare tavole di Hugo Pratt, Guido Crepax, Benito Jacovitti, Magnus, Sergio Toppi, Grazia Nidasio e tantissimi altri.

Tullio Pericoli a Palazzo Reale

La mostra vuole essere un punto di riflessione e un omaggio alla grande carriera di Tullio Pericoli, artista con una attività feconda e multiforme, le cui opere hanno trovato accoglienza in esposizioni, pagine di giornali, volumi, committenze. Un’attività che nell’ultimo ventennio si è concentrata sul paesaggio, ma non si possono non ricordare i suoi ritratti di personaggi della cultura, pubblicati in tutto il mondo e le sue incursioni nel teatro, con le messe in scena di opere per l’Opernhaus di Zurigo e il Teatro alla Scala di Milano.

“Tullio Pericoli è rigoroso pittore di se stesso – scrive il curatore Michele Bonuomo – mai disponibile ad opportunismi e a compromessi di sorta. Nella sua lunga pratica di pittura si è immedesimato nel paesaggio naturale o in quello di un volto umano, suoi alter ego, muovendosi con disinvolta sprezzatura tra minuscolo e immenso nel tracciare e annotare “vedute” autobiografiche.”

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