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Il futuro dello Stadio di San Siro: Sala pronto a discutere con Milan e Inter sulle prossime mosse

Un secco NO allo stadio a San Donato

Il destino dello stadio di San Siro a Milano rimane incerto, ma nuove discussioni potrebbero portare a una svolta decisiva nelle prossime settimane. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha recentemente dichiarato di essere pronto a incontrare i rappresentanti dei club calcistici Inter e Milan a metà settembre per discutere i piani futuri legati allo storico impianto sportivo. Sebbene non sia ancora stata fissata una data precisa per l’incontro, Sala ha espresso l’intenzione di chiarire cosa i due club “vogliono e possono fare” in merito al Meazza, nel contesto di un panorama in cui entrambe le società stanno valutando la costruzione di nuovi stadi fuori città.

La proposta del Comune di Milano: ristrutturazione e cessione

Tra le opzioni discusse, il Comune di Milano sta promuovendo l’idea di una ristrutturazione dello stadio di San Siro, che potrebbe essere ceduto ai due club milanesi. Secondo il sindaco Sala, l’obiettivo è preservare il Meazza come il principale tempio del calcio milanese, anche in un contesto in cui Milan e Inter potrebbero costruire impianti separati. La proposta include la possibilità di mantenere attivo il calendario delle partite durante la fase di ristrutturazione, grazie a uno studio di fattibilità presentato nei mesi scorsi da WeBuild, un progetto che consentirebbe di intervenire sull’impianto senza compromettere il normale svolgimento delle competizioni sportive.

Opzioni di cessione: vendita o concessione a lungo termine

Se i due club decidessero di accettare la proposta del Comune, si aprirebbero diverse strade per la cessione dello stadio. Secondo le parole di Sala, una delle possibilità sarebbe la vendita diretta dell’impianto, mentre l’alternativa sarebbe una concessione a lungo termine, con una durata di 90 anni o più. Entrambe le opzioni, comunque, dovranno passare attraverso una procedura formale, con una gara pubblica che metterà in luce la funzione centrale dello stadio per le attività calcistiche. Sala ha anche specificato che il Comune non ha l’intenzione di trarre un profitto dalla cessione: “Non credo possa essere una trattativa commerciale, nessuno di noi vuole guadagnarci”.

Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate nella definizione del prezzo

Uno degli aspetti più complessi riguarda la valutazione economica dello stadio. Il prezzo del Meazza, infatti, non sarà deciso direttamente dal Comune di Milano, ma sarà stabilito dall’Agenzia delle Entrate, che ha già ricevuto l’incarico formale di determinare il valore dell’impianto. Questa valutazione sarà cruciale per procedere con le trattative e definire il futuro del Meazza.

Oltre allo stadio vero e proprio, la cessione includerà anche l’area circostante. Il sindaco ha spiegato che esistono varie ipotesi su come sfruttare gli spazi attigui, con due o tre opzioni che potrebbero essere sviluppate in base agli interessi di Milan e Inter. Questi sviluppi dovranno però rispettare le regole urbanistiche stabilite dal Piano di Governo del Territorio (PGT) di Milano, che delimita chiaramente le possibilità di utilizzo degli spazi.

Le alternative di Milan e Inter: nuovi stadi fuori città

Nonostante l’impegno del Comune per preservare San Siro, sia Milan che Inter stanno valutando alternative fuori cittàper costruire stadi di proprietà separati. Queste strutture moderne consentirebbero ai club di avere maggiore controllo sui ricavi e sulle operazioni di gestione. Secondo le indiscrezioni, il Milan sarebbe interessato a un nuovo stadio a San Donato Milanese, mentre l’Inter starebbe esplorando altre opzioni nell’hinterland milanese. Entrambi i club hanno già dimostrato interesse a investire in infrastrutture di nuova generazione, più sostenibili e funzionali alle loro esigenze.

Cosa c’è in gioco: il significato di San Siro per Milano

La discussione sul futuro di San Siro va oltre l’aspetto puramente economico e sportivo. Il Meazza, inaugurato nel 1926, rappresenta un patrimonio storico e culturale non solo per la città di Milano, ma per l’intero Paese. Ospitare eventi sportivi e concerti di fama mondiale ha reso lo stadio un’icona a livello internazionale, e la sua eventuale demolizione o abbandono rappresenterebbe una grande perdita per la città. Tuttavia, la necessità di modernizzare le infrastrutture sportive è innegabile, e le società calcistiche stanno cercando soluzioni che possano conciliare il rispetto per la tradizione con l’innovazione.

I prossimi passi: attesa per l’incontro di settembre

La metà di settembre rappresenterà un momento cruciale per il futuro dello stadio di San Siro. Durante l’incontro tra il sindaco Sala, Milan e Inter, le parti coinvolte dovranno chiarire le loro intenzioni e prendere decisioni che segneranno il destino del Meazza. Da un lato c’è la volontà di mantenere vivo lo storico impianto attraverso una ristrutturazione, dall’altro l’ambizione dei club di avere impianti moderni e privati. Qualunque sia la direzione presa, il dialogo tra Comune e società calcistiche sarà fondamentale per trovare una soluzione condivisa che possa soddisfare le esigenze di tutti gli attori coinvolti.

Il futuro del calcio milanese tra tradizione e modernità

Il futuro di San Siro rimane incerto, ma l’impegno del Comune di Milano e la volontà di Milan e Inter di cercare nuove soluzioni lasciano aperte diverse possibilità. La prossima fase di trattative sarà decisiva per capire se il Meazza potrà essere salvato attraverso una ristrutturazione o se i due club sceglieranno di costruire nuovi stadi all’esterno della città. In ogni caso, la storia e il significato di San Siro continueranno a giocare un ruolo centrale nel dibattito pubblico milanese, tra passato, presente e futuro del calcio.

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