Vaccini e terza ondata
Una tendenza in crescita che fa presagire una nuova terza ondata possibile con un picco tra marzo e aprile. L’ipotesi è contenuta nell’ultimo report, a livello mondiale, del centro di ricerca della fondazione di Bill Gates Institute for health metrics and evaluation. I numeri dei ricoverati, fino ad ora, erano sotto controllo. Ad un aumento dei nuovi casi corrispondeva una dimissione dei guariti e la pressione era sotto controllo. Tuttavia la tendenza ora è cambiata. Più ricoveri e molte meno dimissioni, provocano una nuova pressione. E se i numeri dovessero continuare a salire, come ad esempio sta succedendo nelle zone di Bergamo e Brescia? Gli ospedali al momento mantengono il controllo ma sono pronti a partire con un piano di riconversione di reparti in caso dovesse esserci una nuova ondata. Questa volta si tenterà di giocare d’anticipo e non arrivare al collasso.
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La terza ondata raggiungerà l’apice probabilmente tra la metà di marzo e la metà di aprile. Sperando che il piano vaccinale continui a livello sostenuto, si spera di scongiurare il peggio e salvare più vite possibile, riuscendo per l’estate a vaccinare il maggior numero di persone.
Continua il piano vaccinale che ora verrà ricalibrato. Dopo gli over 80 la priorità andrà, oltre alle forze dell’ordine, personale scolastico e polizia locale, ai comuni in fascia arancione e rossa.
“Rimoduliamo il resto delle vaccinazioni: daremo priorità, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, alle aree più critiche, ai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali” ha spiegato Letizia Moratti.