Sabato 29 giugno, alle 10:30, il Mercato Ortofrutticolo di Milano ospiterà un evento musicale unico nel suo genere. La Piccola Orchestra dei Popoli si esibirà con strumenti speciali, realizzati con il legno delle barche dei migranti. Questo concerto, organizzato da Sogemi e la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, promette di essere un’esperienza toccante e coinvolgente.
La Piccola Orchestra dei Popoli è un laboratorio artistico che unisce musicisti di diverse nazionalità. Questo gruppo rappresenta un esempio vivente di convivenza pacifica tra persone di culture e religioni diverse. Il concerto del 29 giugno vedrà l’esibizione di Pietro Boscacci, Issei Watanabe, Persic Iancu e Arup Kanti Das, che suoneranno violino, violoncello, chitarra e cajon, strumenti costruiti dai detenuti delle carceri di Opera e Secondigliano.
Gli strumenti utilizzati nel concerto, chiamati “strumenti del mare”, sono stati realizzati con il legno delle barche dei migranti. Questi strumenti non solo producono musica, ma raccontano storie di speranza e rinascita. La loro creazione è stata possibile grazie alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che ha voluto trasformare materiali carichi di significato in strumenti di espressione artistica.
L’evento avrà luogo nel padiglione A del Mercato Ortofrutticolo di Milano. Oltre alla musica, il concerto prevede momenti di testimonianza da parte di operatori del mercato che hanno vissuto esperienze di migrazione. Questo intreccio di musica e storie personali offrirà al pubblico un’occasione unica per riflettere sulla realtà della migrazione e sulle possibilità di integrazione e convivenza.
Gli “strumenti del mare” saranno nuovamente protagonisti a Lampedusa il 9 luglio, dove la Piccola Orchestra dei Popoli si esibirà insieme all’orchestra giovanile Luigi Cherubini, diretta dal Maestro Riccardo Muti. Questo concerto si inserisce nel progetto “Le Vie dell’Amicizia”, volto a promuovere la pace e la comprensione tra i popoli attraverso la musica.
Il concerto al Mercato Ortofrutticolo di Milano rappresenta un’opportunità imperdibile per vivere un’esperienza musicale e umana straordinaria. Attraverso gli “strumenti del mare” e le testimonianze dei migranti, i partecipanti potranno toccare con mano storie di sofferenza e speranza, riscoprendo il potere della musica come strumento di unione e rinascita. Non perdete l’appuntamento del 29 giugno per un viaggio emozionante tra note e racconti di vita.
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