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Sensori per l’angolo cieco obbligatori sui furgoni a Milano dal 1° ottobre 2024: cosa sapere

A partire dal 1° ottobre 2024, entra in vigore a Milano un’importante normativa riguardante la sicurezza stradale: i furgoni che circolano in città saranno obbligati a dotarsi di sensori per l’angolo cieco. Questa misura, voluta dal Comune di Milano, è finalizzata a ridurre il rischio di incidenti stradali causati dalla mancata visibilità di pedoni e ciclisti nelle aree cieche dei veicoli. Vediamo in dettaglio a chi si applica questa normativa, quali sono le eccezioni previste e come si è evoluta la questione a livello legale.

Categorie di veicoli interessate

Quali veicoli devono dotarsi di sensori?
La normativa si applica specificamente ai veicoli delle categorie M2 e N2. I veicoli M2 comprendono furgoni destinati al trasporto di persone, con più di otto posti a sedere oltre al conducente, e una massa massima non superiore a 5 tonnellate. I veicoli N2, invece, sono destinati al trasporto merci e hanno una massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non oltre le 12 tonnellate. Questi veicoli, spesso utilizzati per il trasporto commerciale, dovranno essere dotati di un sistema di rilevamento che segnali la presenza di pedoni o ciclisti negli angoli ciechi non visibili dagli specchietti retrovisori.

Deroghe e requisiti aggiuntivi

Esenzioni temporanee
Sebbene l’obbligo entri in vigore dal 1° ottobre 2024, è prevista una deroga fino al 31 dicembre 2025. Durante questo periodo, i proprietari di veicoli che non hanno ancora installato i sensori potranno comunque circolare, a patto che possano dimostrare di aver acquistato il dispositivo e di essere in attesa dell’installazione. Questa documentazione dovrà essere sempre a bordo del veicolo per evitare sanzioni.

Adesivi di segnalazione
Oltre all’obbligo dei sensori, tutti i veicoli delle categorie interessate dovranno esporre adesivi che segnalano la presenza dell’angolo cieco. Questi adesivi devono essere chiaramente visibili e posizionati correttamente, indipendentemente dalla lingua utilizzata, purché il pittogramma sia comprensibile a chiunque.

Sviluppi legali e controversie

Provvedimento e ricorsi
La normativa sull’obbligo dei sensori per l’angolo cieco ha avuto un iter legale complesso. Il provvedimento era inizialmente previsto per il 1° ottobre 2023, ma è stato sospeso a seguito di un ricorso presentato da Assotir al TAR della Lombardia. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha successivamente ribaltato la decisione del TAR, confermando la legittimità della misura adottata dal Comune di Milano.

Dibattito normativo in corso
Nonostante la conferma del Consiglio di Stato, la questione non è ancora completamente risolta. Il 4 luglio 2024, il Ministero ha ribadito che il regolamento UN 151, che impone l’obbligo di un sistema di monitoraggio degli angoli ciechi solo per i nuovi veicoli immatricolati a partire dal 7 luglio 2024, è l’unico regolamento valido a livello nazionale. Attualmente, l’installazione di kit sui veicoli già in circolazione non è obbligatoria né consentita. Questa discrepanza normativa potrebbe portare a ulteriori sviluppi e potenzialmente a nuove controversie legali.

Prospettive future e conclusioni

Evoluzione del codice della strada
La normativa sui sensori per l’angolo cieco a Milano rappresenta un passo significativo verso l’aumento della sicurezza stradale, ma l’incertezza giuridica che la circonda suggerisce che potrebbero esserci ulteriori modifiche nel prossimo futuro. Con l’introduzione di un nuovo codice della strada, è possibile che vengano adottate norme più chiare e uniformi a livello nazionale. Nel frattempo, i proprietari di veicoli interessati devono prepararsi a conformarsi alle attuali disposizioni per evitare sanzioni.

Importanza della sicurezza stradale
In conclusione, l’obbligo dei sensori per l’angolo cieco, sebbene controverso, sottolinea l’importanza di migliorare la sicurezza stradale, soprattutto in un contesto urbano complesso come quello di Milano. La misura mira a ridurre il numero di incidenti causati dalla scarsa visibilità e a proteggere i soggetti più vulnerabili, come pedoni e ciclisti, che condividono la strada con i mezzi pesanti.

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