Il traffico di Milano torna a essere messo alla prova a causa dello sciopero indetto dai lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico locale ATM. Dopo una domenica già segnata da un altro sciopero nel settore ferroviario, il 9 settembre 2024 vede i dipendenti ATM incrociare le braccia dalle 18:00 fino alla fine del servizio. La mobilitazione è stata proclamata dalle principali sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, insieme a Cisan e Ugl, come parte di una protesta a livello nazionale. Questo sciopero potrebbe causare significativi disagi per i pendolari e i cittadini che utilizzano i mezzi pubblici milanesi per i propri spostamenti.
Lo sciopero, previsto dalle 18:00 fino al termine del servizio di trasporto, coinvolgerà principalmente autobus, tram e metropolitane a Milano. Anche il servizio della funicolare di Brunate, situato nel Comasco, potrebbe subire interruzioni dalle 19:30 in avanti, con conseguenze sui collegamenti per i residenti e i turisti nella zona.
Lo sciopero è stato proclamato nell’ambito della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti del trasporto pubblico locale. Le trattative sono bloccate da mesi, e la prima azione di protesta si era già verificata il 18 luglio 2024. Le principali rivendicazioni riguardano il miglioramento delle condizioni di lavoro, sia dal punto di vista normativo che salariale.
Secondo il segretario generale della Faisa Cisal, Mauro Mongelli, “le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale si fermeranno nuovamente a causa della mancanza di interventi concreti e dell’indifferenza delle aziende e dei decisori politici”. I sindacati accusano le associazioni datoriali di un atteggiamento attendista che blocca le trattative, lasciando i lavoratori senza prospettive di miglioramento.
Il mestiere di autista nel settore del trasporto pubblico è caratterizzato da una serie di problematiche che vanno ben oltre la retribuzione. Come sottolineato da Mongelli, questa professione richiede elevate responsabilità, ma i salari sono bassi e non adeguati alle sfide quotidiane affrontate dai lavoratori. Gli autisti sono spesso esposti a aggressioni fisiche e verbali, subendo pressioni sia dall’utenza che dalle condizioni di traffico cittadino.
Un altro aspetto critico è la mancanza di opportunità di crescita professionale ed economica. Molti autisti si trovano bloccati in una posizione senza possibilità di avanzamento, mentre devono affrontare turni di lavoro che compromettono la loro qualità di vita. I ritmi di lavoro, spesso incompatibili con una vita sociale equilibrata, rendono il settore meno attraente per i nuovi lavoratori, aggravando la carenza di personale.
I sindacati chiedono un rapido rinnovo del contratto collettivo che porti a un aumento significativo delle retribuzioni e a un miglioramento delle condizioni di lavoro. Tra le principali richieste vi sono:
L’agitazione dei lavoratori ATM avrà un impatto significativo sulla città di Milano, che si trova già a fare i conti con il ritorno delle attività a pieno ritmo dopo le vacanze estive e in vista dell’inizio dell’anno scolastico. Con lo sciopero previsto nel tardo pomeriggio, i pendolari e gli studenti che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici potrebbero incontrare difficoltà nel rientro a casa.
Le linee della metropolitana, insieme ai servizi di autobus e tram, rischiano di essere paralizzate, aumentando il traffico su strada e rendendo più complicati gli spostamenti all’interno della città. Anche il servizio della funicolare di Brunate potrebbe subire interruzioni, causando disagi ai residenti e ai turisti.
L’amministrazione comunale e i sindacati hanno invitato i cittadini a prepararsi per lo sciopero, suggerendo di pianificare con anticipo i propri spostamenti e di utilizzare mezzi alternativi, se possibile. È consigliabile consultare aggiornamenti in tempo reale sulla situazione dei trasporti per ridurre al minimo i disagi.
Lo sciopero dei lavoratori ATM previsto per il 9 settembre 2024 rappresenta un momento critico per il trasporto pubblico milanese, mettendo in luce le difficoltà strutturali del settore e le problematiche affrontate dai dipendenti. L’assenza di un accordo sul rinnovo del contratto collettivo continua a esacerbare le tensioni tra sindacati e datori di lavoro, lasciando i pendolari e i cittadini a dover affrontare i disagi di un servizio interrotto.
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