Il progetto di ristrutturazione del nuovo San Siro è stato presentato ufficialmente il 23 giugno scorso, rivelando importanti novità e dettagli operativi. Nonostante gli accordi di riservatezza, alcune informazioni cruciali sono emerse, delineando un futuro ricco di cambiamenti per lo storico stadio milanese.
Contrariamente alle aspettative iniziali di una durata di tre anni, il progetto di ristrutturazione del nuovo San Siro prevede ora un’estensione a quattro anni. Se i lavori inizieranno a gennaio 2025, come indicato dalle previsioni ottimistiche di WeBuild, il nuovo San Siro sarà pronto per gennaio 2029. Durante questi quattro anni, i lavori procederanno in modo continuativo, alternando le aree di intervento per minimizzare l’impatto sulle attività dello stadio e sugli impegni delle squadre di calcio. Il primo anello sarà demolito e ricostruito progressivamente utilizzando strutture prefabbricate per velocizzare il processo, permettendo di mantenere lo stadio operativo durante le stagioni calcistiche.
Uno degli impatti maggiori sarà sull’organizzazione di eventi estivi, con la sospensione di concerti e manifestazioni durante i lavori. Questa scelta mira a sfruttare il periodo estivo, quando il campionato è fermo, per eseguire le operazioni più invasive. L’unica eccezione sarà la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali del 2026, per la quale i lavori saranno interrotti due mesi prima per permettere una preparazione adeguata.
Il costo stimato per la ristrutturazione si aggira intorno ai 350 milioni di euro, anche se la cifra precisa non è indicata nel documento. Questo investimento significativo riflette l’ambizione di modernizzare e migliorare lo stadio mantenendo il suo ruolo centrale nella vita sportiva e culturale della città.
Il nuovo San Siro avrà una capienza totale di 70.500 posti, rispetto agli attuali 75.800. La distribuzione dei posti vedrà un aumento significativo dei posti “premium”, con 13.400 delle 19.500 poltroncine del primo anello riservate a questa categoria, rispetto ai 2.900 attuali. Saranno disponibili anche 1.100 posti negli “sky box”, spazi di lusso che offrono servizi esclusivi e una vista privilegiata sul campo, destinati principalmente alle aziende. Il secondo anello ospiterà 31.500 spettatori, mentre il terzo anello ne accoglierà 19.500. Complessivamente, i posti “normali” saranno circa 56.000, 5.000 in meno rispetto all’attuale capienza.
Il progetto prevede l’ampliamento del parcheggio sotterraneo e l’aumento del numero di accessi e posti per persone disabili. Dietro l’attuale Gate 8 sorgerà un edificio di circa 8.000 metri quadrati su tre livelli, destinato a ospitare i musei delle due squadre, negozi, uffici e un ristorante.
Le due squadre, Milan e Inter, stanno valutando attentamente il progetto, pur mantenendo aperte altre opzioni per i loro nuovi stadi a San Donato e Rozzano rispettivamente. La decisione finale sarà presa dalle proprietà statunitensi delle due squadre, con un occhio attento al rapporto tra costi e benefici.
Il sindaco Beppe Sala spera che l’operazione vada a buon fine e prevede una risposta dai club nei prossimi due o tre mesi. Questa potrebbe essere la svolta decisiva nella lunga vicenda legata al futuro dello stadio di San Siro.
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