Pasqua a Milano e in Lombardia: novità sulle celebrazioni

Pasqua a Milano e in Lombardia, ecco le novità sulle celebrazioni e tutte le precauzioni per questo 2021 in sicurezza. Lo scorso anno le celebrazioni non si sono svolte e la messa di Pasqua è stata seguita dai fedeli via internet. Complice il pieno lockdown l’anno scorso la Pasqua e le celebrazioni della Settimana Santa erano stato totalmente cancellate. Per quest’anno invece, oltre al distanziamento sociale e alle mascherine, ecco arrivare qualche possibilità di vivere, seppur in parte, la magia delle celebrazioni pasquali.

Pasqua a Milano e in Lombardia: novità sulle celebrazioni

I riti della Settimana Santa e della Pasqua ci saranno, anche se con diverse precauzioni. Niente processione per la domenica delle Palme, ma i rami di ulivo benedetti, che caratterizzano questa celebrazione, questo’anno saranno distribuiti dai volontari, già imbustati. Abolita anche, per ovvi motivi, la lavanda dei piedi del giovedì santo durante la Cena del Signore.

Domenica 28 marzo, Domenica delle Palme, alle 10.40 l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiederà la Messa Pontificale nel Duomo di Milano. La celebrazione potrà esser seguita in diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), in streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it e sul canale Youtube.com/chiesadimilano. Radio Mater invece manderà in onda l’omelia in differita alle 20.45.

La Veglia pasquale potrà essere celebrata ma in un orario compatibile, quindi prima delle 22.00, rispettando le limitazioni imposte dal coprifuoco, ovviamente evitando processioni o assembramenti di fedeli.

“Allo smarrimento e alla sofferenza che tutti abbiamo sentito l’anno scorso per la mancanza delle celebrazioni liturgiche comunitarie – scrive monsignor Agnesi – corrisponda quest’anno un rinnovato desiderio di partecipazione ai riti che le comunità, liete e grate, celebrano con fede“. Ha poi aggiunto: “non sospendiamo la diffusione mediatica delle celebrazioni a sostegno della fede di quanti sono impossibilitati a partecipare; ma la cura e gli sforzi per essa non distolgano dall’impegno di assicurare le condizioni per il radunarsi della comunità”.