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Lombardia gialla, arancione e rossa: tutte le zone

Lombardia gialla arancione e rossa

Lombardia gialla arancione e rossa, una regione che comprende tutte le zone e le sfumatura di questo piano per contenere il contagio. Zona gialla, quella che per il momento è la più “libera”, con meno limitazioni. Arancione sono invece le zone con un Rt che arriva e supera 1. Ed infine zona rossa sono per il momento solo aree circoscritte intorno ai focolai attualmente identificati.
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Lombardia gialla, arancione e rossa: tutte le zone

Zona rossa

I comuni di Bollate, Mede e Viggiù, chiusi dal 24 febbraio, restano in zona rossa fino al 3 marzo.

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Zona arancione

La decisione è stata presa dal presidente della regione Attilio Fontana e dal ministero. Per scongiurare che la zona diventi in breve tempo di colore rosso, vengono aggiunte misure restrittive più marcate. Sospensione della didattica in presenza per le scuole elementari, medie, superiori ed università, e chiusura di nidi e scuole dell’infanzia. Inoltre la zona è blindata. Non ci si può spostare per raggiungere le seconde case, per i residenti all’esterno della zona e per chi possiede una seconda casa all’interno della zona sarà impossibile raggiungerla.

La zona arancione istituita andrà avanti fino al 2 marzo e al momento è circoscritta alle zone di tutta la provincia di Brescia, in otto comuni di Bergamo e in un comune di Cremona.

Piano vaccinale

Continua il piano vaccinale che ora verrà ricalibrato. Dopo gli over 80 la priorità andrà, oltre alle forze dell’ordine, personale scolastico e polizia locale, ai comuni in fascia arancione e rossa.

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“Rimoduliamo il resto delle vaccinazioni: daremo priorità, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, alle aree più critiche, ai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali” ha spiegato Letizia Moratti.

La terza ondata nella provincia di Brescia, dove si registra il numero di nuovi casi doppia rispetto al resto delle province lombarde. I nuovi positivi però attualmente non si trovano nelle categorie già vaccinate.

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