Lombardia: Bergamo si conferma un’eccellenza per le lavorazioni meccaniche

Bergamo è una delle province più industrializzate d’Italia, un territorio in cui l’attività manifatturiera è cresciuta in maniera considerevole grazie alla sua forte vocazione produttiva.

Secondo uno studio della Cgia di Mestre, mentre nei 15 anni dal 2007 al 2021 il valore aggiunto dell’industria a livello nazionale è sceso dell’8,4% e quello della Lombardia si è ridotto del 7,7%, nel bergamasco è cresciuto del 15,7% raggiungendo i 12 milioni.

Questo dato garantisce a Bergamo il quinto posto nazionale per valore aggiunto reale dell’attività industriale, collocandosi appena dietro Milano, Torino, Brescia e Roma. Inoltre, è tra le poche province che è stata in grado di crescere negli ultimi anni.

Una delle eccellenze riconosciute del territorio è la meccanica di precisione bergamasca, un settore costituito da un insieme di aziende altamente specializzate nelle lavorazioni meccaniche con una lunga tradizione alle spalle e una solida vocazione internazionale.

Il bergamasco riferimento internazionale per le lavorazioni meccaniche complesse

Nell’ultimo secolo l’industria bergamasca è riuscita ad affermarsi come un punto di riferimento internazionale nell’ambito della meccanica di precisione, in particolare nelle lavorazioni meccaniche complesse. Diverse aziende sono state fondate decine di anni fa, vantando una lunga storia artigianale con solide basi costruite sulla valorizzazione delle maestranze e delle competenze indispensabili in questo settore.

Allo stesso modo, le imprese attive in questo comparto hanno sempre investito molto nell’innovazione continua, un processo essenziale per fornire soluzioni sempre più avanzate, efficienti e su misura in grado di rispondere alle nuove esigenze di mercato. Dalle macchine utensili CNC a controllo numerico computerizzato fino ai robot industriali, le nuove tecnologie hanno permesso alle aziende bergamasche di consolidarsi nel tempo come delle eccellenze nel campo della meccanica di precisione.

Oggi questo patrimonio di tecnologie all’avanguardia e competenze specializzate consente alle imprese della provincia di effettuare lavorazioni accurate anche su materiali difficili e innovativi, garantendo il rispetto di tolleranze geometriche e dimensionali molto strette, anche di appena pochi micron.

A tutto ciò si aggiungono affidabili sistemi di controllo della qualità, procedure che permettono di assicurare una qualità certificata fondamentale in tantissimi ambiti ad alta complessità ed elevato contenuto tecnologico, come l’industria medicale e quella oleodinamica.

Questo know-how ha reso possibile la creazione di poli della meccanica di precisione nel bergamasco, in grado di soddisfare la domanda nazionale ed esportare all’estero una buona parte dei propri prodotti accedendo a nuovi mercati in forte crescita.

Si tratta di un valore aggiunto per l’economia italiana e il tessuto industriale nazionale, capace di favorire l’innovazione e agevolare la transizione all’industria 4.0 rendendo le aziende sempre più competitive ed efficienti.

In crescita il comparto dei macchinari e della meccatronica in provincia di Bergamo

Nonostante la congiuntura sfavorevole per l’industria nel 2023, alcuni comparti dell’industria bergamasca sono riusciti a registrare una crescita anche in un contesto non positivo.

Secondo un’indagine di Federmeccanica, tra i settori che si sono distinti lo scorso anno per la loro capacità di resilienza nella provincia di Bergamo ci sono soprattutto il comparto dei macchinari e della meccatronica, tra i pochi a ottenere segni tendenziali positivi (+4% nel primo trimestre 2023 rispetto al periodo precedente e +1% in confronto allo stesso periodo del 2022).

In particolar modo, per tutti i settori la crisi della domanda interna è stata bilanciata dalla crescita delle esportazioni, con variazioni positive che nel primo semestre del 2023 sono andate dall’11% al 16% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questi dati confermano la propensione all’export dell’industria bergamasca, un approccio internazionale a cui si aggiunge anche un’elevata capacità di differenziazione e una liquidità aziendale sotto controllo che garantiscono stabilità all’intera filiera produttiva del territorio.

Le sfide per la meccanica di precisione a Bergamo: carenza di personale qualificato e industria 5.0

Malgrado gli importanti investimenti nella formazione da parte delle aziende del bergamasco, anche la meccanica di precisione deve affrontare la sfida legata alla difficoltà di reperire personale qualificato.

Secondo l’Osservatorio di Confindustria Bergamo – Agenzie per il Lavoro, le imprese del settore non riescono a trovare tutti i tecnici e gli operai specializzati di cui avrebbero bisogno, un ostacolo che limita il potenziale di crescita dell’industria meccanica nella provincia di Bergamo.

Tra le figure più ricercate dalle aziende ci sono i conduttori di impianti, a cui seguono il personale non qualificato, gli operai specializzati, gli addetti al commercio, i tecnici e gli impiegati esecutivi. Tra i profili più difficili da trovare c’è quello degli operatori di robot industriali, mentre tra gli operai specializzati le figure più ricercate dalle imprese sono fonditori e saldatori, montatori e manutentori, installatori di apparecchiature elettroniche e operai specializzati nella meccanica di precisione.

Un’altra sfida nell’ambito delle lavorazioni meccaniche di precisione nel bergamasco è quella legata all’industria 5.0, ossia il passaggio verso processi produttivi più sostenibili e resilienti.

Anche in questo caso servono investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare la sostenibilità dell’industria meccanica, un approccio indispensabile per favorire l’innovazione e rendere le lavorazioni meccaniche più efficienti. Ovviamente, questa transizione deve avvenire senza compromettere il livello di accuratezza e qualità raggiunto grazie alle nuove tecnologie introdotte con l’industria 4.0.