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Lombardia a tre zone: arancione, arancione rinforzato e rosso

Lombardia a tre zone

Lombardia a tre zone, arancione, arancione rinforzato e rosso. Tre colori che varieranno a breve. Per oggi 2 marzo i colori sono tre, domani 3 marzo saranno sempre tre ma con ampliamenti di zone arancioni rinforzate e per finire il 4 dovrebbero sparire le zone rosse. I contagi continuano a salire e si fa sempre più pressante la pressione sugli ospedali.

Lombardia a tre zone: arancione, arancione rinforzato e rosso

Un inizio mese a sfumature quello della Regione Lombardia, che da giovedì 4 marzo dovrebbe diventare soltanto di due sfumature di arancione. I comuni in zona rossa infatti ci resteranno soltanto fino a quella data, per poi entrare direttamente in arancione rinforzato. Ma cosa cambia tra le due sfumature? La principale differenza è che in zona rinforzata le lezioni sono sospese, gli unici a frequentare sono i bimbi degli asili nido. Niente visite a parenti e niente spostamenti nelle seconde case, cosa invece permessa nell’arancione.

I comuni in zona arancione rinforzato

Comuni in provincia di Milano: Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile;

Tutta la provincia di Brescia;

Comuni in provincia di Bergamo:  Sarnico, Gandosso, Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Villongo, Castelli di Calepio, Credaro;

Tutti i comuni della provincia di Como;

Comuni in provincia di Mantova: Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere;

Provincia di Cremona: Cremona città, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de’ Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta;

Comuni in provincia di Pavia: Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo, Viggiù (dal 4 marzo);

Zona rossa

Vietato uscire dalla propria abitazione, se non per motivi di lavoro, assoluta necessità e salute. Sempre in vigore l’autocertificazione. Continua la Dad, la didattica a distanza. Restano chiusi musei e negozi, tranne gli indispensabili. Bar e ristoranti continuano con l’asporto fino alle 22.00 e consigli a domicilio.

Vaccini e terza ondata

Una tendenza in crescita che fa presagire una nuova terza ondata possibile con un picco tra marzo e aprile. Ad un aumento dei nuovi casi corrispondeva una dimissione dei guariti e la pressione sugli ospedali era sotto controllo. La tendenza però ora è cambiata. Più ricoveri e molte meno dimissioni, provocano una nuova pressione.

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Continua il piano vaccinale che ora verrà ricalibrato. Dopo gli over 80 la priorità andrà, oltre alle forze dell’ordine, personale scolastico e polizia locale, ai comuni in fascia arancione e rossa.

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“Rimoduliamo il resto delle vaccinazioni: daremo priorità, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, alle aree più critiche, ai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali” ha spiegato Letizia Moratti.

 

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