Autovelox Cavalcavia Ghisallo: mappa aggiornata

Percorrendo il cavalcavia Ghisallo è possibile incappare in autovelox posizionati sul percorso. Ecco dove sono gli autovelox Cavalcavia Ghisallo e la mappa aggiornata. Nell’articolo troverai anche le informazioni e i moduli su come chiedere il ricorso per un’avvenuta contravvenzione.

Autovelox Cavalcavia Ghisallo: dove si trova

L’autovelox cavalcavia Ghisallo  si trova “alla fine dell’autostrada dei Laghi” e “non è immediatamente connesso alla rete stradale urbana sottostante”. Il Comune di Milano si è visto in più casi, cancellare la contravvenzione. Inoltre le spese processuali sono state a carico del capoluogo lombardo.

L’autovelox cavalcavia Ghisallo si trova su una strada urbana e contraddice il luogo in cui è posizionato. Con questa motivazione: “in contraddizione con la posizione del percorso, posto alla fine di un tratto autostradale, con caratteristiche del tutto simili a quelle di un’autostrada”, Caterina Bonasoro, Giudice di Pace, ha accolto il ricorso di un’automobilista. Il ricorso va inviato su particolari moduli scaricabili al sito comunale.

Sulle motivazioni che hanno fatto accettare il ricorsi si legge inoltre: “cartellonistica illegittima”. Le segnaletiche siano esse orizzontali o verticali devono, per legge, essere ben visibili e non nascosto e da siepi o alberi. In questo caso è addirittura stato posto dentro a un centro abitato.

La motivazione cita che la segnaletica è «posta alla fine del tratto in questione, in contraddizione assoluta con la definizione di strada urbana di scorrimento».

Autovelox cavalcavia Ghisallo, zona incriminata

Molte sono le polemiche sorte e le contestazioni per l’autovelox cavalcavia Ghisallo. Sopra il ponte, presso viale Certosa nella direzione verso Milano. In questo tratto di strada è possibile sostenere una velocità massima di  70 km/h.

Non sono pochi gli automobilisti, provenienti dalle due autostrade A4 e A8, che pensano di non essere mai usciti da esse. Le corsie sono infatti multiple ed è relativamente facile sbagliarsi. Dopo l’installazione dell’autovelox incriminato sono piovute le multe.

“Al Ghisallo la telecamera non è ben segnalata e, per di più, la segnaletica è contraddittoria tra 50 e 70 km/h“. Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in comune, con questa citazione ha annunciato l’ordine del giorno per la sospensione delle multe per eccesso di velocità.

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Autovelox cavalcavia Ghisallo, posizione illecita

Il giudice Bonasoro ha citato una sentenza della Cassazione. Essa ricorda che è il Comune stesso e in questo caso Milano, che deve valutare la posizione dell’autovelox. Le considerazioni Comunali devono vertere la valutazione del traffico nella zona.

Non solo l’installazione dei controlli di velocità automatica va fatta rispettando i requisiti minimi del codice della strada. Il tratto del cavalcavia Ghisallo non è un centro «urbano di scorrimento». Per esserlo dovrebbe avere almeno due corsie di marcia. Una di queste va riservata ai mezzi pubblici.

Inoltre dovrebbero essere presenti: marciapiedi, attraversamenti semaforici, aree per la sosta. L’autovelox cavalcavia Ghisallo non ha i requisiti per trovarsi in quel luogo. Valeria Genta, anche ella giudice ha sentenziato: «la classificazione del tratto stradale come strada urbana di scorrimento, nonostante essa rappresenti uno snodo di naturale prosecuzione del tratto autostradale, confonde la percezione dell’utente che, vista anche l’inadeguata segnalazione, pensa di trovarsi ancora in autostrada».