Trasporti e traffico

Area C di Milano: presto a pagamento anche nel weekend

Il Sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato un’importante novità per l’Area C, la zona a traffico limitato che già prevede il pagamento di un pedaggio nei giorni feriali. L’amministrazione comunale ha intenzione di estendere il pagamento di Area C anche nei fine settimana, una misura che potrebbe entrare in vigore entro la fine del 2024 o all’inizio del 2025. La decisione è dettata dalla necessità di sostenere le casse del Comune, in particolare per quanto riguarda i fondi destinati al trasporto pubblico.

Le motivazioni dietro l’estensione del pagamento

Il sindaco Sala ha spiegato che l’estensione del pagamento a tutta la settimana è una misura necessaria per garantire la continuità degli investimenti nel trasporto pubblico, che si trova in difficoltà a causa della riduzione dei fondi provenienti dal governo.

Sala ha dichiarato: “Stiamo cercando di mettere ordine nel bilancio comunale, che è sotto pressione principalmente per il trasporto pubblico. Continuiamo a investire in questo settore, ma senza un adeguato sostegno finanziario da parte del Governo, diventa sempre più difficile mantenere il livello dei servizi richiesti. Questo non è solo un problema di oggi, ma una situazione che si protrae da tempo. Ecco perché stiamo valutando l’estensione del pagamento dell’Area C anche ai fine settimana”.

Questa misura rientra in un contesto di riduzione dei contributi statali a favore delle amministrazioni locali, che si trovano quindi a dover trovare risorse alternative per finanziare i servizi pubblici essenziali. Tra questi, il trasporto pubblico milanese, gestito da ATM, è uno degli ambiti più colpiti. L’estensione di Area C al sabato e alla domenica rappresenta una possibile fonte di entrate aggiuntive per coprire questi costi.

Area C: come funziona oggi e cosa cambierà

Attualmente, Area C è attiva dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 19:30. L’accesso alla zona è consentito solo pagando un pedaggio, con esenzioni per determinate categorie di veicoli elettrici e ibridi. L’introduzione del pedaggio anche nei fine settimana rappresenterebbe un cambiamento significativo per chi è abituato a recarsi in centro durante il sabato e la domenica, periodi solitamente caratterizzati da un afflusso maggiore di visitatori, turisti e residenti.

Secondo le intenzioni della giunta comunale, l’obiettivo è ridurre ulteriormente il traffico veicolare privato in centro e incentivare l’uso di mezzi pubblici o mezzi di trasporto alternativi come le biciclette o i monopattini elettrici, già largamente diffusi in città.

Le critiche delle opposizioni

La proposta di estendere il pagamento di Area C anche al fine settimana ha immediatamente sollevato critiche da parte delle forze di opposizione. Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega e consigliere comunale, ha duramente criticato la misura, definendola una “scelta tipica della sinistra” volta a penalizzare chi lavora e produce in città. Piscina ha inoltre annunciato l’avvio di una petizione per chiedere al sindaco di rivedere la sua posizione, sottolineando l’impatto negativo che questa decisione potrebbe avere sui commercianti e sulle attività economiche del centro di Milano.

Anche Francesco Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha espresso il proprio disappunto, affermando che l’estensione del pagamento non è giustificata se non dalla necessità di fare cassa. Rocca ha aggiunto che i cittadini non sono adeguatamente sostenuti da alternative valide come mezzi pubblici efficienti o nuovi parcheggi d’interscambio, soprattutto nei weekend, quando il trasporto pubblico di superficie viene ridotto.

Secondo le opposizioni, questa misura potrebbe disincentivare la frequentazione del centro città durante i fine settimana, favorendo invece i centri commerciali situati nell’hinterland, con conseguenze negative per le attività commerciali del cuore di Milano.

Il bilancio comunale e il trasporto pubblico: un nodo cruciale

Uno dei motivi principali dietro la decisione di Sala è la necessità di coprire le spese legate al trasporto pubblico. Milano continua a investire per migliorare la rete dei mezzi pubblici, ma il taglio dei fondi statali ha reso più difficile sostenere l’espansione dei servizi e il mantenimento degli standard attuali. Il Comune di Milano ha già destinato risorse importanti all’ammodernamento della rete metropolitana e all’introduzione di nuovi autobus elettrici, ma queste iniziative richiedono un continuo afflusso di fondi.

L’Area C ha finora rappresentato una delle fonti di entrate per il Comune, contribuendo alla riduzione del traffico e dell’inquinamento nel centro storico, oltre a fornire risorse per la gestione della mobilità. Tuttavia, la decisione di estenderla al fine settimana potrebbe segnare un punto di svolta, rendendo ancora più pressante la discussione sulle politiche di mobilità sostenibile in città.

Prossimi sviluppi: verso l’introduzione del pedaggio nei weekend

Sebbene l’introduzione del pagamento di Area C nei weekend non sia ancora ufficiale, la giunta comunale sembra determinata a portare avanti questa misura entro la fine del 2024 o, al più tardi, all’inizio del 2025. La decisione finale sarà presa dopo ulteriori discussioni, e non è escluso che vengano introdotti correttivi per venire incontro alle richieste dei commercianti e delle opposizioni.

Il dibattito politico continuerà sicuramente nei prossimi mesi, con le forze di opposizione pronte a dare battaglia e a chiedere una revisione della proposta. Nel frattempo, la città di Milano si prepara a confrontarsi con un possibile cambiamento delle sue politiche di mobilità, che potrebbe modificare il modo in cui i cittadini e i visitatori si spostano nel centro storico.

Area C verso un’estensione nei weekend

L’estensione di Area C al fine settimana rappresenta un cambiamento significativo per la città di Milano. Se la misura sarà attuata, potrebbe portare a una maggiore riduzione del traffico privato in centro, ma al contempo solleverà nuove questioni legate alla mobilità pubblica e all’impatto sulle attività economiche. La decisione, che verrà presa entro la fine del 2024, segna un ulteriore passo nel percorso verso una mobilità sostenibile, ma sarà accompagnata da un acceso dibattito politico e sociale.

Laura Cavallari

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