Anziani narcotizzati e derubati a Carugate

“Buongiorno signora, sono il tecnico del gas incaricato dalla compagnia di effettuare una verifica di sicurezza. Ho notato una possible perdita di gas nella sua zona, il che potrebbe essere altamente pericoloso. Vorrei gentilmente verificare la sua abitazione per garantire la sua sicurezza e della sua famiglia.”

Anziani narcotizzati e derubati

Così si è introdotto l’esperto alla signora di 80 anni che vive a Carugate con il marito. Pur avendo notato le credenziali dell’operatore, dal tesserino alla tenuta da lavoro, la pensionata non avrebbe ancora immaginato quello che accadrà di lì a poco.

In seguito a un episodio avvenuto poco dopo le 8 del mattino del 22 maggio, il figlio della coppia coinvolta ha contattato immediatamente le autorità competenti per denunciare l’accaduto. Si è appreso che i due anziani erano soli in casa al momento dell’arrivo di un giovane dall’aspetto gentile, che ha fatto credere alla presenza di una fuga di gas. Dopo aver effettuato alcune rilevazioni, il soggetto si è rivolto alla signora dichiarando la presenza di una fuga anche nella sua abitazione, consigliandole di rimuovere tutti gli oggetti in metallo, soprattutto oro e argento, e di spostarli altrove. Successivamente, il giovane ha accompagnato la donna nella zona caldaia del garage narcotizzandola con uno spray. La vittima è stata successivamente trasferita su un’auto parcheggiata in garage. Il soggetto si è intrufolato nella camera da letto e ha fatto consegnare il denaro presente all’anziano marito prima di rinchiuderlo nella stanza. L’episodio si è concluso con la sottrazione delle 2 fedi nuziali.

Quando la domestica è arrivata a casa dopo un’ora, è stata subito allarmata dallo stato confusionale dei due anziani. “Mi ha immediatamente contattato il figlio – spiega -, mia madre piangeva e mio padre era ancora a letto. Sono corso da loro e ho assistito a una scena che mi ha spezzato il cuore. Vedere i propri genitori in quelle condizioni, privati dei loro affetti e dei ricordi di tutta una vita. Inoltre, mia madre mi ha confidato che i pochi migliaia di euro che aveva in casa rappresentavano un anno di risparmi in vista di un viaggio a Lourdes per il loro anniversario di nozze tra pochi giorni. Fortunatamente, non sono stati feriti fisicamente, ma il pericolo era reale e avrebbe potuto andare ancora peggio. Adesso, per noi, si delinea un difficile cammino da percorrere: per ricontattare la fiducia del prossimo e, prima ancora, per ricontattare la propria fiducia interiore perché siamo fragili e deboli quando ci rendiamo conto di essere caduti in preda al male”.