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Il Fopponino di Milano: storia e curiosità del cimitero di Porta Vercellina

Il Fopponino di Milano: storia e curiosità del cimitero di Porta Vercellina

Il Fopponino di Porta Vercellina, noto anche come foppone di San Giovannino alla Paglia, è uno dei cimiteri storici di Milano. Un tempo situato fuori dalle mura cittadine, oggi si trova tra via San Michele del Carso, piazzale Aquileja e via Paolo Giovio, in una zona centrale della città.

Le origini del Fopponino

La costruzione durante la peste del 1576

Il Fopponino fu costruito in risposta alla peste di San Carlo del 1576. Il termine “fopponino” o “foppone” deriva dal milanese “foppa”, che significa fossa. Durante la peste del 1630, si decise di edificare una chiesa grazie alla donazione della famiglia Crivelli. La chiesa, dedicata ai santi Giovanni Battista e Carlo Borromeo, fu costruita nel 1662 e chiamata San Giovannino alla Paglia, in riferimento alla paglia su cui venivano adagiati gli appestati.

La cappellina di via San Michele del Carso

Una cappellina, costruita nel 1640 lungo via San Michele del Carso, è decorata con teschi e contiene un ossario. Sulla cappellina è ben visibile una scritta significativa:

«Ciò che sarete voi noi siamo adesso Chi si scorda di noi scorda se stesso»

L’espansione del cimitero

Ampliamenti nel XVIII secolo

Nel 1786 furono acquistati nuovi terreni per ampliare il cimitero, includendo le attuali vie Giovio e Verga. Le prime sepolture nei nuovi spazi furono quelle di due nobildonne: Teresa Anguissola Tedeschi, sposata con Galeazzo Busca Arconati Visconti, e Maria Carolina dei Prioli, proveniente da Venezia.

Nuovi spazi nel XIX secolo

Nel 1830, il cimitero raggiunse una lunghezza di 42 metri per far fronte alla crescente domanda di sepolture. Tuttavia, nel 1868, il Fopponino fu chiuso alle inumazioni dei cittadini milanesi, continuando a servire solo i defunti provenienti dalle zone fuori dalle mura cittadine.

Il declino e la chiusura

La chiusura definitiva

Nonostante una breve riapertura nel 1875 anche ai milanesi, il cimitero, noto anche come cimitero di San Giovannino o cimitero sussidiario del Mandamento di Porta Magenta, fu definitivamente chiuso il 30 novembre 1895, dopo oltre 300 anni di attività.

Sepolture illustri

Nel corso dei secoli, il Fopponino ha ospitato le tombe di molti personaggi illustri, tra cui Gaetano Bugatti, orientalista e prefetto della Biblioteca Ambrosiana, Giacomo Moraglia, Amatore Sciesa, Verginia Besozzi, Luigi Canonica e tanti altri. Anche Margherita Barezzi, prima moglie di Giuseppe Verdi, fu sepolta qui, accanto all’unico figlio maschio della coppia.

Come arrivare al Fopponino

Il Fopponino di Porta Vercellina si trova in una zona centrale di Milano, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. La metropolitana linea 1 (rossa) e linea 2 (verde) fermano a Cadorna, da cui si può proseguire a piedi o con i tram 16 e 19. Numerose linee di autobus fermano nelle vicinanze. Per chi arriva in auto, sono disponibili parcheggi nelle vicinanze, ma è consigliabile utilizzare i mezzi pubblici per evitare il traffico cittadino.

Il Fopponino di Porta Vercellina rappresenta un pezzo importante della storia milanese. Nonostante la sua chiusura, rimane un luogo di grande fascino storico, dove riposano molte figure illustri. Visitare il Fopponino significa immergersi nella storia di Milano e scoprire un capitolo significativo del passato della città.

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