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Olimpiadi 2026 a Milano: inizia la rivoluzione

Milano Olimpiadi 2026

Da Veneto fino alla Lombardia: sono arrivati i fondi per le opere strutturali utili a ospitare la manifestazione delle olimpiadi invernali 2026.
Il mondo delle aziende italiane si è già attivato.

La grande manifestazione dei giochi olimpici invernali del 2026 vedrà come protagonista assoluta l’Italia. Il nostro paese ha superato con successo il lungo iter di selezione che ora vede Milano e Cortina come ospiti dei giochi invernali “più sostenibili e memorabili di sempre”.
È stato forse proprio in virtù di questa concezione di una manifestazione votata alla sostenibilità che il progetto italiano è stato selezionato tra gli altri che si erano candidati.
L’obiettivo è quello di far diventare l’arrivo dei giochi olimpici volano di progetti e programmi già esistenti, volti allo sviluppo del territorio e non alla semplice costruzione di cattedrali nel deserto che durano meno di una stagione.
Le vecchie versioni dei giochi olimpionici purtroppo si sono quasi sempre caratterizzate per scelte controverse di tipo non sostenibile. In passato si è sempre puntato alla spettacolarità, con edizioni “imperiali” e bilanci “allegri”, ma la decisione del Comitato Olimpico questa volta è stata diversa.
Tutte le raccomandazioni date sono all’insegna della sostenibilità, la nuova parola d’ordine in un mondo che volente o nolente si appresta ad affrontare sempre di più le sfide del cambiamento climatico che incombono su tutti noi.

Una pioggia da 350 milioni di euro

È nato il piano di investimenti da 350 milioni di euro di cui beneficeranno sia progetti già in corso sia iniziative già messe in programma.
Si desidera che i giochi diventino l’occasione per velocizzare e ottimizzare i processi di sviluppo di opere già esistenti. Non a caso, gli investimenti per i giochi vanno a intersecarsi con la road map stabilita dal Comune di Milano per il 2030.
Tra gli obiettivi più ambiziosi si colloca il progetto di costruzione del PalaItalia nella periferia a Sud-est di Milano. Nel 2020 sarà avviata l’opera di riqualificazione dell’area e poi cominceranno i lavori, si pensa entro il gennaio del 2021, con previsione di completamento a dicembre 2023.
Sempre alla periferia Sud, grande occasione di risanamento e rilancio sarà sicuramente la costruzione del Villaggio Olimpico, in un progetto di riqualificazione dello Scalo Ferroviario di Porta Romana.
Gli atleti saranno ospitati in questo villaggio che si estenderà su una superficie di 19 ettari. Dotato di 1260 posti letto e con 70 camere singole e 630 camere doppie, il villaggio al termine della manifestazione non sarà abbandonato, ma usato come sede per alloggi universitari.

Prevista grande partecipazione di aziende

Con fondi di queste proporzioni e con l’enorme macchina organizzativa che si sta mettendo in moto è chiaro che moltissime aziende che operano nel comparto di lavori pesanti e non solo saranno coinvolte in tutti i processi che verranno.
Le opportunità non mancheranno e non a caso, aziende come Giffi Noleggi (che di recente ha aperto una sede a Milano), torneranno molto utili in quanto altamente specializzate nel nolo di veicoli di ogni genere, con un imponente comparto mezzi pesanti essenziali per lavori come quelli previsti dal “piano olimpico”.
La società Giffi Noleggi ha già fatto sapere di rendersi disponibile con la sua selezione di mezzi di qualità e che comprende furgoni, mezzi movimento terra, sollevatori telescopici e molte altre tipologie di macchine che possono effettuare e ottimizzare i lavori necessari ai Giochi.
Anche altre aziende di caratura nazionale e internazionale, attive nel campo dell’edilizia, si apprestano a portare a Milano i loro servizi, soprattutto per la costruzione delle grandi opere e per il potenziamento dei trasporti, nodo fondamentale per la buona riuscita di una manifestazione che dovrà avere 3 caratteristiche importanti: una grande sostenibilità, un ottimo livello di efficienza e un utilizzo dei fondi intelligente e in prospettiva.

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